
Migliori Sintetizzatori Modulari
Sei un appassionato di musica elettronica e stai cercando il tuo prossimo sintetizzatore modulare?
Sei nel posto giusto: qui troverai i migliori synth modulari, con caratteristiche specifiche, così ti sarà più semplice fare un confronto e scegliere il modello più adatto.
Quali sono i migliori sintetizzatori modulari?



Tra tutti i sintetizzatori modulari in commercio, non è facile orientarsi: ma se hai la possibilità di scegliere tra i migliori 6 che ho già selezionato per te, direi che sei ad un ottimo punto!
Qui infatti ti indicherò quali sono i modelli di migliori sintetizzatori modulari, e ti illustrerò quali sono le peculiarità di ciascuno di essi.
Continua a leggere e scopri quali sono i migliori synth modulari…
Behringer 2600 BLUE MARVIN: il migliore

Tra i migliori sintetizzatore modulari questo è sicuramente il numero uno, ricreato sul modello originale Behringer, chiaramente con molte migliorie.
Ripreso quindi da un modello vintage, questo di Behringer è un must have per chi ama la musica elettronica: di base ha tre oscillatori, una sezione mixer, il riverbero a molla, un ADSR, un ring modulator e non solo.
Presente anche un interessante pulsante di switch tra un filtro e l’altro (4012 e 4072), che permette un passaggio veloce tra i due filtri, per accontentare tutti gli appassionati.
Ottima la connessione, con MIDI, ingresso per due controlli, e porte USB.
Il suono è davvero strabiliante e potente, e le possibilità di modifica e modulazione sono infinite e di ottima qualità.
I bassi sono grossi e potenti, gli alti cristallini e chiari, i lead grintosi.
Questa versione tra l’altro darà un tocco di colore alla tua postazione audio, con il suo splendido colore in versione limitata, appunto blue marvin.
Caratteristiche
- Dimensioni: 48,2 x 35,6 x 10,8 cm
- Peso: 5,1 kg
- Polifonia: Modalità monofonica/duofonica
- Oscillatori: 3 CVO
Pro
Contro
- Disponibile in tre originali colorazioni
- Ottimi materiali costruttivi
- Ottimo rapporto qualità prezzo
- Il riverbero digitale ha un tocco un po’ metallico
Behringer Deepmind: seconda scelta

Se non sei convinto del primo modello, un’altra ottima scelta è sempre di Behringer, modello Deepmind.
Tra i migliori sintetizzatori modulari, questo è polifonico a 6 voci, e incorpora due oscillatori analogici, ma controllati in maniera digitale, un generatore di rumori, una matrice di modulazione molto ampia, quattro motori digitali e molto altro.
Un aspetto molto interessante di questo synth modulare è l’arpeggiatore, che permette di utilizzare alti e bassi in maniera sorprendente.
La presenza della tastiera su questo sintetizzatore modulare fa sì che l’utilizzo sia più immediato, ma se ti stai chiedendo con un synth modulare come iniziare, questo modello potrebbe essere un po’ troppo complicato.
Per facilitarne l’utilizzo, comunque, questo synth può essere controllato direttamente da device esterni, pc e laptop, e le opzioni di modifica del suono sono davvero moltissime.
Caratteristiche
- Dimensioni: 8,9 x 65 x 26 cm
- Peso: 6,9 kg
- Polifonia: Polifonia a 6 voci
- Oscillatori: 2 DCO per voce
Pro
Contro
- Ampia possibilità di personalizzazione del suono
- Presenza di tastiera e display
Moog Mother 32: terza scelta

Se sei un appassionato del mondo vintage, dai un’occhiata a questo modello: Moog Mother 32 rientra tra i migliori sintetizzatori semimodulari in commercio, con sequencer a 32 fasi.
La chicca di questo sintetizzatore modulare piuttosto costoso sono sicuramente i bassi, che vengono resi in maniera davvero impressionante, con suono pulito, profondo e molto potente.
Non si tratta di un modello semplice da utilizzare, non possiede tastiera né display, ma è perfetto per le esibizioni dal palco, in quanto altamente performante.
La tastiera a 13 pulsanti e un’ottava permette di creare e modificare sequenze, dando vita a suoni originali e creativi; inoltre si possono creare suoni di percussioni elettroniche, grazie al generatore di rumore bianco.
Vuoi collegare sorgenti sonore esterne?
Puoi comodamente farlo, utilizzando l’ingresso audio presente sul synth.
Caratteristiche
- Dimensioni: 10,7 x 32 x 13,3 cm
- Peso: 1,6 kg
- Polifonia: Monofonico
- Oscillatori: 1 VCO analogico
Pro
Contro
- Pensato anche per le esibizioni live
- Possibilità di collegare sorgenti audio esterne
- Non pensato per principianti
- Assenza di display
- Costo elevato
Behringer NEUTRON: sintetizzatore economico

Se non hai a disposizione un budget molto ampio, ma non vuoi comunque rinunciare all’acquisto di un buon sintetizzatore modulare, ti consiglio questo modello di Behringer.
Tra i migliori sintetizzatori semimodulari, è infatti il più economico, ma comunque valido, con i suoi 36 controlli e 7 pulsanti che ti permettono di fare innumerevoli modifiche in tempo reale.
Si tratta di un modello piuttosto versatile, con 2 oscillatori controllati in tensione, 56 punti patch, inviluppi per filtri e amplificatori, overdrive e molto altro.
Comodissime anche le molte connessioni possibili, tra cui citiamo l’ingresso MIDI, jack da 63 mm, porta USB e uscita per le cuffie.
Un aspetto interessante del sintetizzatore in questione è la possibilità di utilizzare la funzione Poly Chain che permette di creare polifonie davvero intriganti.
Caratteristiche
- Dimensioni: 9,4 x 42,4 x 13,6 cm
- Peso: 2 kg
- Polifonia: Modalità monofonica e parafonica
- Oscillatori: 2 analogici 3340
Pro
Contro
- Ottimo rapporto qualità prezzo
- Design stravagante, con corpo rosso
- Ottima resa del suono
- Funzione Tune
Moog Mavis

Ecco un altro dei migliori sintetizzatori semimodulari, dal prezzo interessante.
Qui possiamo fare un ottimo utilizzo della manopola della scala KB e dell’ottava di tasti Baker integrata, ed è possibile utilizzare il wavefolder a diodi completamente analogico creando un’opzione di sintesi aggiuntiva.
Con 13 tasti chiave, puoi creare moltissime forme d’onda e modificarle agilmente a tuo piacimento.
Non presenta un display, quindi per chi non è già abituato ad utilizzare questa tipologia di strumentazione, l’uso potrebbe essere difficoltoso.
Ottima invece la figura e le prestazione che Moog Mavis fa sul palco per un’esibizione.
Molto comoda la funzione Pulse Width Modulation, che permette di una serie ancora più ampia di suoni in chiave armonica.
Se non si vuole utilizzare con alimentatore, è possibile inserirlo in un cabinet Eurorack con 44HP libere.
Caratteristiche
- Dimensioni: 22,7 x 3,9 x 13,3 cm
- Peso: 0,45 kg
- Polifonia: Monofonico
- Oscillatori: 1 VCO analogico
Pro
Contro
- Comoda custodia e 5 patch cable verdi inclusi
- Adatto a riproduzioni e cambi di tono rapidi
Behringer 2600

A chiudere la nostra classifica di migliori sintetizzatori modulari, inseriamo un altro modello di Behringer, molto amato.
In classico colore nero, con led indicativi praticamente a fianco ad ogni funzione.
Qui troviamo 93 punti patch e ben 78 pulsanti fader: la mancanza del display qui potrebbe disorientare il principiante tra tutte queste funzioni, ma basta fare un po’ di pratica.
È dotato di tre oscillatori molto potenti, che permettono di creare onde sonore di diversa forma e potenza, anche con la possibilità di modulare l’ampiezza dell’impulso.
Oltretutto puoi impostare tutti e 3 gli oscillatori a bassa frequenza, e modulare il suono con le altre moltissime funzioni disponibili.
Trattandosi di un sintetizzatore semimodulare, non avrai inoltre bisogno di ulteriori patch e potrai procedere con la riproduzione immediata.
Presenti una potente uscita audio per cuffie e ben 83 ingressi e uscite per cavi patch, rendendo davvero infinite le possibilità di personalizzazione.
Caratteristiche
- Dimensioni: 48,2 x 35,6 x 10,8 cm
- Peso: 5,1 kg
- Polifonia: Modalità monofonica/duofonica
- Oscillatori: 3 CVO
Pro
Contro
- Possibilità di personalizzazione del suono
- Materiali costruttivi di qualità
Qual è il migliore sintetizzatore modulare?
Quindi con un synth modulare come iniziare?
Scegli il modello che fa per te in questa classifica dei migliori sintetizzatori modulari, ma se cerchi il migliore in assoluto ti consiglio di scegliere il modello Behringer 2600 Blue Marvin.
Non è adatto ai principianti, ma ai professionisti o a chi vuole mettersi in gioco porterà sicuramente tantissime soddisfazioni.
Se ti piace sperimentare, divertirti, provare a creare suoni nuovi e personalizzati, il Behringer 2600 Blue Marvin è il modello che fa per te, oltretutto con un ottimo rapporto qualità prezzo.
Come abbiamo visto, non è un synth modulare economico, ma comunque il prezzo è proporzionato al gioiellino che avrai tra le mani: provare per credere!
Come funziona un sintetizzatore modulare?

Ma cos’è un sintetizzatore modulare e come funziona?
Il sintetizzatore in generale è uno strumento molto utilizzato dagli appassionati di musica elettronica (e non solo), che permette di creare suoni, timbri, toni di strumenti, in maniera praticamente infinita e altamente personalizzabile.
Un sintetizzatore a moduli, nello specifico, è formato da più parti (i moduli, appunto), ognuna delle quali ha una funzione specifica, che può essere interconnessa all’altra, creando così un patch.
Conclusione Migliore Sintetizzatore Modulare
Come abbiamo visto, esistono molti modelli di synth modulare economico e non, ciascuno con le proprie peculiarità.
In base alla tua esperienza, al budget che hai a disposizione, alla tipologia di suono che vuoi ottenere, ai device che vuoi collegare, scegli il modello che preferisci dalla nostra classifica di migliori sintetizzatori modulari.
Prenditi tempo per sperimentare e capire se il modello scelto fa per te: assicurati di acquistare un modello con possibilità di reso, in moda da poter scegliere con serenità.



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